Venerdì 31 luglio: arrivano in piazza sfilando ordinatamente con le loro uniformi, inquadrati dai capi e preceduti dai gagliardetti delle sezioni. Non una parata militare, ma la pacifica invasione di piazza Palazzo di Città da parte di quasi 400 ragazzi e ragazze del Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici italiani (CNGEI), l’associazione dello scoutismo laico ed apolitico fondata nel 1912 e patrocinata dal Presidente della Repubblica. “Ci riconosciamo nei principi dello scoutismo di Baden Powell e siamo federati con l’AGESCI – spiega uno dei loro rappresentanti – ma non abbiamo un’impostazione di tipo confessionale”. Il CNGEI sostiene di avere lo scopo di formare il buon cittadino, responsabile ed impegnato a promuovere i valori della solidarietà, dei diritti, della pace e della tutela dell’ambiente. E i quattrocento ragazzi, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, che si schierano davanti al monumento al Conte Verde appaiono molto convinti di questo. Provenienti, oltre che da Torino e provincia, da Roma, Venezia, Livorno, Abruzzo ed altre località, ascoltano il breve saluto che rivolge loro, a nome della Città, il consigliere Enzo Lavolta,che ricorda di essersi lui stesso formatosi nei valori dello scoutismo: ” Il fondamento di una buona città sono le Virtù dei suoi cittadini. I valori nei quali crescete fanno di voi, già oggi, degli ottimi cittadini: e sarete ancora migliori cittadini un domani. Condividete con le vostre comunità quanto apprendete attraverso queste straordinarie esperienze, la Democrazia , infatti, vive della generosità delle nostre competenze.”I ragazzi del CNGEI sono in questi giorni accampati nei pressi di Ivrea e sono “scesi” in città per quella che chiamano, nel loro gergo scout, una “missione”: di fatto, una giocosa “caccia al tesoro” fotografica per le strade del capoluogo piemontese, accompagnata da brevi interviste volanti ai cittadini di passaggio. Ripartono dalla piazza festosi e composti, consci dei valori che li ispirano ma anche della gioia di vivere la loro età, giocando e crescendo insieme agli altri e per gli altri.

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