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Sono lieto di partecipare, in rappresentanza dela Città di Torino e del suo Consiglio Comunale, all’inaugurazione di casa Ail qui in via Nizza 24.

Non si tratta soltanto di un atto che vuol sottolineare il vostro prezioso lavoro. Rappresenta, ancor prima, il riconoscimento del grande valore di una Associazione che lavora quotidianamente per migliorare la vita sia del paziente che delle famiglie.

L’Organizzazione mondiale della sanità stima una crescita consistente dei tumori nei prossimi quindici anni su scala globale. Segno che il tema davanti a noi è prioritario, e va affrontato con impegno, serietà e continua innovazione evitando di affidarsi all’inerzia del ritmo delle abitudini.

I rilevanti risultati negli studi scientifici e le terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali, hanno infatti determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici. È necessario però continuare su questa strada per raggiungere nuovi obiettivi e rendere leucemie, linfomi e mielomi sempre più guaribili.

Questi risultati incoraggiano ad andare avanti. Anzi, se possibile, a procedere con passo più sicuro e veloce, grazie alla testimonianza di chi questa battaglia l’ha vinta.

Il dramma personale e familiare, che la malattia porta con sé, può trasformarsi in fiducia e voglia di vivere, grazie al rafforzamento dei legami familiari, sociali, affettivi. Tutto questo anche per merito di strutture come questa, capaci di far trascorre ai pazienti il delicato momento che segue le dimissioni dalle strutture sanitarie e proseguire in ambiente accogliente e confortevole le terapie mediche iniziate nei reparti di degenza.

E’ necessario infatti che la speranza di vita dignitosa si consolidi come un bene comune, del quale l’intera comunità sia garante e partecipe.

Parallelamente, scopriamo che nuovi passi avanti vengono compiuti dalla ricerca; vere e proprie finestre che si aprono sulla vita delle persone che dipendono molto dall’opera come la vostra e di chi lavora incessantemente nella ricerca scientifica, nella sperimentazione, nella organizzazione delle cure. In quello straordinario impegno culturale, di diffusione delle conoscenze, di sensibilizzazione al tema, che costituisce sempre condizione e premessa di un autentico progresso della scienza e della medicina.

L’Associazione Italiana contro le Leucemie è stata capace, in oltre 40 anni di incessante attività, di raccogliere risorse rilevanti da destinare a gruppi di ricerca, aiutando le università a compiere scoperte di straordinario valore e continuando a sollecitare la solidarietà dei cittadini e la responsabilità delle istituzioni.

Per questo la Città di Torino vi è grata. Siete riusciti, anche in questo nuovo spazio, a costruire servizi e strutture capaci di supportare i pazienti oncoematologici e i loro famigliari. Avete aiutato il nostro Comune a rendere migliori i servizi, ad accrescere la qualità di un ambito cruciale della vita italiana.

Consentitemi in conclusione ancora un piccolo gesto di riconoscenza nei confronti dei ricercatori impegnati nelle nostre strutture ospedaliere e nelle università cittadine. E’ opportuno ricordarlo anche oggi: investire nella ricerca, clinica e di laboratorio, è sempre una scelta vincente. Nella lotta contro le leucemie rivestono grande importanza – accanto alle cure, ai farmaci, alle terapie – la prevenzione e la diagnosi precoce.

Anche questo è un impegno di comunità, a cui tutti – le istituzioni pubbliche in primo luogo – siamo chiamati. E’ un impegno che coinvolge lo stesso mondo della ricerca, i cui avanzamenti possono rendere più sostenibili i costi dei farmaci e delle terapie, e sempre più precisi gli strumenti di diagnosi.

L’anno prossimo, quando ci rivedremo, molte altre vite saranno state salvate, altri malati avranno avuto la possibilità di trascorrere tante giornate serene con i loro cari: è un messaggio di speranza che da qui oggi vorrei muovere.

La vostra è una straordinaria esperienza di impegno sociale. L’inaugurazione di oggi ci ricorda che, insieme, si può scrivere, anche a Torino, una storia di progresso umano.

E non mi stancherò mai di ripeterlo…. l’Italia del volontariato, l’Italia della solidarietà , l’Italia dell’impegno civile è davvero l’Italia migliore.

LUNGA VITA ALL’AIL.

 

Enzo LAVOLTA

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino

 

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