raccolta differenziataDa febbraio  il “porta a porta” sbarcherà alla Crocetta. L’assessorato all’ambiente guidato da Enzo Lavolta, dopo una trattativa con Amiat, è riuscito a convincere la società presieduta da Maurizio Magnabosco a caricarsi di parte dei costi per l’estensione a più di 31 mila famiglie, circa il 40 per cento della Circoscrizione 1, della raccolta rifiuti a domicilio. «La società, grazie a risparmi riuscirà a trovare i fondi necessari per completare lo start up del porta a porta nel quartiere», sostiene Lavolta. Uno dei primi quartieri centrali della città dove arriva la raccolta differenziata nei cortili al posto di quella in strada.

La zona dove da gennaio inizieranno le manovre di eliminazione dei cassonetti e l’arrivo dei bidoncini all’interno dei palazzi quasi 20 mila pezzi divisi tra carta, vetro, plastica e organico, comprende corso Vittorio Emanuele, corso Castelfidardo, corso Mediterraneo, largo Orbassano, corso IV Novembre, corso Monte Lungo, corso Lepanto, corso Bramante, il tracciato della ferrovia che fa da confine tra le Circoscrizioni 1 e 8, corso Sommeiller e corso Re Umberto. Una estensione di circa 2,55 chilometri quadrati, dove si trovano anche 1.900 attività, tra commerciale, artigianale e professionale. Le cosiddette utenze non domestiche.

Iniziativa finanziata in parte dalla Provincia di Torino, con un contributo di 1 milione e 900 mila euro, di cui la giunta Fassino ha preso atto nell’ultima riunione, per dare il via alla raccolta.

Non è l’unica novità in vista sul fronte differenziata. In contemporanea si rafforzerà anche la raccolta dell’organico nel quartiere San Secondo, non con il “porta a porta”, ma rafforzando la presenza dei cassonetti su strada: la cosiddetta raccolta di prossimità. Si partirà nella zona compresa tra corso Vittorio Emanuele, corso Castelfidardo, corso Mediterraneo, il tracciato della ferrovia che fa da confine tra le circoscrizioni 1 e 8, corso Sommeiller e corso Re Umberto.

Un’estensione di circa 0,38 chilometri quadrati e circa 6.600 famiglie. Amiat prevede di inserire almeno un cassonetto da 240 litri in ogni postazione esistente di cassonetti da 1100 litri dedicati al non riciclabile. Sugli altri tipi di materiale, dal vetro alla plastica, ci sarà un rinforzo delle “campane” e dei cassonetti.

Di quanto inciderà sull’area della Crocetta l’introduzione del “porta a porta”? Le stime di Amiat, rispetto alla media delle zone dove esiste già il servizioe rispetto all’andamento del quartiere, indicano nel giro di 12 mesi un balzo dal 33 per cento al 62 per cento di raccolta differenziata.

«Un dato – si legge nella relazione e nel progetto di Amiat – che è da considerarsi come obiettivo minimo». Su San Secondo, invece, grazie al rafforzamento della raccolta del solo organico, si arriverà intorno al 39 per cento di raccolta differenziata.

da La Repubblica

DIEGO LONGHIN

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