Isole pedonalijpg«Questo Comune intende andare avanti nella pedonalizzazione della città, con particolare attenzione per il centro, che oggi risulta sempre più godibile. Ma bisogna cominciare a parlare di aperture e non di chiusure. Un’isola pedonale apre alla gente, diventa più fruibile, perchè si deve definirla area chiusa? Inoltre bisogna attrezzarla e arredarla, per far sì che non si trasformi in vuoto urbano».

«La mia idea di città»

Alla fine il sindaco Fassino l’ha detto chiaro e tondo, ieri in Consiglio comunale. La sua idea di Torino è una città dove si respira e si vive meglio grazie all’aumento degli spazi pedonali e di mezzi come il bike-sharing che in tre anni ha visto quadruplicare il suo utilizzo. A offrire alla Sala Rossa l’occasione di un dibattito sulle nuove isole pedonali un’interpellanza sulla qualità dell’aria presentata da Silvio Viale (radicale quota Pd). E visto che quest’anno l’aria è molto più pulita e quindi si scongiura l’ipotesi di blocco del traffico, Marco Grimaldi di Sel ne ha approfittato per far notare al Consiglio e al sindaco che la strada giusta al capitolo «ambiente e mobilità» è stata imboccata. Ma che proprio per questo bisogna fare di più.

Più zone 30

«Condividiamo le linee strategiche dell’amministrazione che hanno migliorato la qualità ambientale però i dati sono oggettivi, la qualità dell’aria non attende le nostre linee» ha detto Grimaldi. E ha aggiunto: «Le isole pedonali ottengono il consenso dei cittadini ma non devono essere spot, anzi ci deve essere un piano con sperimentazioni su aree per un mese. Si deve fare un referendum per ogni circoscrizione e un ripensamento sulla Ztl, sulle porzioni di pedonalizzazione e sulle zone 30».

T utti sul bike sharing

Uno degli indicatori più eloquenti della voglia di eco-città è data dalla performance delle bici a noleggio. Come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta «nel novembre 2011 le biciclette affittate furono 48.882 mentre quest’anno questo numero è lievitato a 143.376: un successo senza precedenti». Buone performance anche per car e van-sharing: «Partirà nel 2014 un servizio di car sharing a zero emissioni, si svilupperà nell’arco del triennio (2014-2017) con l’installazione di 10 colonnine elettriche con 20 postazioni di ricarica. Il progetto prevede di iniziare con 2 auto elettriche per arrivare a 10 auto» ha annunciato l’assessore all’Ambiente.

Nuove piste ciclabili

Sempre nell’ottica di una città che inquina meno è l’aumento delle infrastrutture dedicate ai ciclisti: «L’approvazione del Biciplan ha permesso di realizzare pista ciclabile che collega il parco della Pellerina al parco Vallette, che a sua volta ha permesso di unire il percorso ciclabile da Stupinigi a Venaria» ha detto Lavolta. E ha aggiunto che si è aperta la gara per realizzare la pista ciclabile di via Anselmetti che unisce strada del Drosso a corso Orbassano. Non basta ancora: è stata invece realizzata dalla Provincia la pista ciclabile di via Gaidano, che va dalla cascina Roccafranca a via Crea e si innesta sulla pista ciclabile che il comune di Grugliasco sta realizzando, e arriva fino al Gerbido. «E non va dimenticata la realizzazione (all’interno del progetto Urban) a Barriera di Milano della pista ciclabile che collega il Parco di spina 4 (via Cigna) a via Ponchielli.

Il costo delle isole

Tornando alle pedonalizzazioni sempre ieri, a margine del Consiglio è emersa la questione costi. Già perchè sembra facile «aprire le piazza e le vie ai pedoni» come piace dire al sindaco, ma non va dimenticato che per attrezzarle e dotarle di panchine, piante e lampioni ci vogliono bei soldini. «Pedonalizzare costa – dice il presidente dei presidenti Novello – e se non arrivano i fondi per abbassare i marciapiedi e arredare i luoghi si creano luoghi desolati e inutili».

da La Stampa

Emanuela Minucci

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