da Europa, 31 maggio 2007

Alle sette di ieri sera, quando mancavano solo un paio d’ore alla riunione del comitato dei 45, quarantamila persone avevano votato per il sondaggio di Repubblica.it. Domanda: chi volete leader del Partito democratico? Risposta: Veltroni al 46 per cento, con due dietro a lui al 10 per cento, cioè Finocchiaro e Bersani. Gli altri, in fondo.Il sondaggio sul web è la cosa meno scientifica possibile, ma quello di Repubblica pesca in un campione particolare.E induce a due considerazioni.La prima: parte una forte campagna stampa in grado di condizionare le scelte del Pd. La seconda: c’è effettivamente nel popolo ulivista una domanda forte per la scelta adesso di un leader vero, paladino della controffensiva contro la destra.I web-lettori di Ezio Mauro possono essere delusi per molti e validi motivi che elenchiamo sommariamente: Prodi non vuole alla guida del Pd una alternativa a se stesso; i vertici Ds non vogliono pregiudicare la scelta del candidato del 2011 in favore di Veltroni; le due cose, sommate al timore di mettere il governo di Roma a repentaglio, inducono il sindaco a tenersi fuori da questa contesa.Da qui (anche se fra il Prodi un po’ autoritario che fa sapere «o fate come dico io o me ne vado» e i vertici Dl e Ds c’è stata ieri tensione fortissima) prendeva ieri sera forza la soluzione intermedia: dare al Pd dopo una consultazione democratica uno speaker che non faccia ombra al premier e “tenga il posto” per chi scenderà in pista per la battaglia vera.Per gli equilibri fra leader, governo e partiti sarebbe la soluzione più facile e meno rischiosa. Rimarrebbe però fortissimo il dubbio: sarebbe anche la soluzione in grado di ridare forza e centralità al Pd (oseremmo dire: di salvare il progetto)? Di rispondere alle aspettative ora un po’ angosciate della sua gente? E, soprattutto, di consentire al Pd di giocare d’anticipo su qualsiasi eventuale collasso degli equilibri politici generali, senza costringerlo a rincorrere affannosamente gli eventi come gli capita da mesi? Sono domande retoriche.

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