Venerdi 13 Luglio a Milano il sindaco di Genova Marta Vincenzi , il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, ( assente Massimo Cacciari per improvvisi impegni) hanno definito e presentato la proposta di sostegno alla candidatura di Walter Veltroni alle primarie per la scelta del leader del partito democratico . Autonomia e federalismo per il Nord Italia è il titolo del manifesto programmatico che caratterizzerà i contenuti delle diverse liste regionali capeggiate dai promotori. Ecco il testo del documento

I.

Il Nord è il luogo del paese più esposto alle sfide della globalizzazione sia sul piano della competizione economica che dell’inclusione sociale. Il Nord dunque è il luogo prima di altri che pone alla politica le domande che rappresentano per essa la sfida del futuro. È anche il luogo che impone la necessità di misurarsi con la grande sfida dell’integrazione europea.Il Nord non è una società che va in una direzione sbagliata con cui bisogna misurarsi solo perché non se ne può fare a meno. Bensì è una società che cammina nel verso giusto quello della modernità e dell’apertura, e che presenta insieme le potenzialità e le contraddizioni indotte da queste sfide che devono essere governate per far crescere l’intero paese.Il Centro Sinistra come si è visto nelle recenti elezioni, stenta a dare risposte politiche, perché, complessivamente parlando, i partiti che lo raffigurano trasmettono un messaggio che riflette più il percorso fatto che quello da fare, più il passato che il futuro.

II.

Il PD può essere la risposta a questo bisogno di cambiamento della politica. Esso deve dar vita a una politica nuova, che sostenga anziché frenare il dinamismo della società. Una politica improntata a requisiti in primo luogo di efficienza e di efficacia, vale a dire produrre i risultati attesi con l’impiego ottimale delle risorse disponibili nei tempi previsti, sottolineando che in una società sottoposta alla sfida globale il tempo non è una variabile indipendente bensì, spesso decisiva. Ed, in secondo luogo, a trasparenza e responsabilità, cioè alla capacità di rendere conto di fronte alla propria comunità degli atti e delle decisioni assunte. Da qui nasce l’esigenza di uno Stato federale, e di un sistema fiscale federale. Non per spezzettare, frantumare e dividere il paese ma per avvicinare la decisione politica al luogo in cui si manifestano i bisogni; quindi per semplificare, sburocratizzare, far costare meno il processo decisionale. Questa è la nuova politica che serve al Nord perché serve all’Italia. Una suggestiva e concreta politica riformista basata su liberalizzazioni, promozione della concorrenza, risanamento finanziario, stato leggero e regolatore, senza dimenticare di tutelare i diritti del cittadino. Una politica riformista tesa ad un modello sociale efficiente ed inclusivo, alla valorizzazione delle persone, ad iniziare dai giovani e dalle donne, che non condanni loro alla precarietà, potenziando la formazione, promuovendo il merito, ridisegnando il welfare, promuovendo diritti e riaffermando i doveri. Una politica attenta a come è cambiato tessuto economico e produttivo del Nord e a come è cambiato il mondo del lavoro. Una politica di difesa della sostenibilità ambientale, e della piena valorizzazione delle risorse naturali, che sappia dire “SI’” ad un nuovo patto fra scienza, tecnologia ed ambiente. Sapendo che lo sviluppo economico oggi non può fare a meno della difesa dell’ambiente. Una politica che investa sulla risorsa immigrazione, favorendo l’integrazione in un quadro di pieno rispetto della legalità, base per una convivenza civile che garantisca la sicurezza di tutti i cittadini.

III.

Il Partito Democratico sarà una scommessa vincente solo se saprà essere il volto credibile di questa nuova politica, se saprà immaginare una “forma partito” innovativa, capace di usare i nuovi strumenti della comunicazione, se riuscirà a promuovere una nuova politica giovane e dinamica. Al PD serve una forte e sincera impostazione federale su base regionale e una grande autonomia decisionale in tutte le sue articolazioni. Solo in questo modo il Partito Democratico potrà dare piena rappresentanza alle esigenze e alle istanze che le diverse aree del Paese vogliono vedere riconosciute. Per questo il Partito Democratico dovrà essere un partito autonomo nella forma organizzativa e quindi nello Statuto e nei finanziamenti. Nella definizione delle alleanze politiche dovrà valere lo stesso principio di autonomia, che consenta di operare scelte corrispondenti alle esigenze politiche locali. Nella formulazione delle politiche pubbliche, che significa individuazione delle soluzioni più rispondenti ai bisogni e agli interessi dei territori. Nella scelta locale dei candidati e delle rappresentanze.IV. Su questa base riteniamo necessario sostenere in modo coordinato in ogni regione del Nord liste, su base regionale, che appoggino Walter Veltroni per la Segreteria del PD e che portino nell’Assemblea Costituente le forze, le intelligenze, le esperienze delle nostre città, province e regioni.

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