C’è un Natale degli invisibili. Persone che non hanno più un lavoro per l’incapacità gestionale di chi guida un’impresa o per la crisi economica e che da mesi non ricevono lo stipendio loro dovuto.
Il caso più emblematico è quello dei lavoratori Eutelia e riferendosi a loro il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha annunciato di voler proporre alla maggioranza di istituire un Fondo che anticipi gli stipendi a loro dovuti, andando a coprire un buco normativo.

La dichiarazione di Bersani.
La pesante crisi in corso ha determinato, per molte le realtà produttive italiane strutturalmente solide, notevoli difficoltà sia per le prospettive aziendali sia per i lavoratori. Le normative vigenti, innanzitutto quelle
relative al sostegno al reddito dei lavoratori, non coprono tutte le fattispecie di crisi aziendali oggi evidenti. In particolare, vi sono aziende abbandonate dal management e dalla proprietà nelle quali i lavoratori non solo non ricevono da mesi le retribuzioni dovute, ma non possono nemmeno accedere ai trattamenti di disoccupazione, né richiedere anticipazioni del TFR, fin quando non sia formalmente dichiarato lo stato di crisi. In tale situazione, si trovano, ad esempio, alcune migliaia di lavoratori del gruppo Omega-Eutelia, da oltre 6 mesi senza stipendio e senza alcun sostegno al reddito. I lavoratori del gruppo Omega, anche se il Tribunale di Roma dovesse decidere nel modo a loro più favorevole, continueranno a rimanere ancora a lungo senza retribuzioni e senza sostegni.

Per coprire il buco normativo e per dare risposta a un gravissimo problema sociale siamo pronti a presentare un emendamento al “Decreto Mille-proroghe”per istituire un “Fondo di garanzia per l’anticipazione dei crediti di lavoro”.

L’obiettivo del Fondo è anticipare, anche parzialmente, i crediti maturati dai lavoratori in caso di insolvenza dell’impresa nel pagamento delle retribuzioni.
Il Fondo viene gestito dal ministero del Lavoro al quale spetta il compito di valutare le condizioni effettive di ciascuna specifica situazione.
All’intervento del Fondo possono accedere, a domanda, i lavoratori che abbiano maturato crediti di lavoro per un ammontare di almeno 4 mensilità.

Il Fondo ha carattere rotativo, in quanto l’amministrazione si sostituisce al lavoratore nel rapporto di credito con l’impresa. Voglio augurarmi che la maggioranza comprenda l’assoluta urgenza di una simile misura.

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Regali di Natale: i parlamentari PD rinunciano in favore di Eutelia, Libera e Telethon. I giornali hanno scritto dei televisori al plasma regalati dal PDl ai suoi parlamentari. Sono i regali dei gruppi. Per i parlamentari del Pd abbiamo deciso che non ci sarà niente sotto l’albero: l’equivalente delle strenne dei senatori andrà in u fondo per lavoratori di Eutelia, mentre l’importo per le strenne de deputati verrà dato in beneficenza a Libera ed a Telethon.


A Torino i deputati PD Boccuzzi ed Esposito si incatenano alla sede Rai che non rinnova il contratto a Eutelia.

Il CdA della Rai ha incredibilmente rescisso il contratto con Eutelia (27 dipendenti a Torino e 20 a Roma che svolgono servizi di rete), siglando contemporaneamente un contratto con la Ibm per 2 milioni di euro. Il tutto proprio alla vigilia della riunione a Roma presso il Tribunale fallimentare che dovrà decidere in merito all’amministrazione controllata, provvedimento che lavoratori e sindacati richiedono da settimane per garantire continuità all’azienda.
“La decisione del Cda della Rai rappresenta una violazione degli impegni assunti dal Sottosegretario Gianni Letta, ovvero non ‘svuotare’ l’azienda delle commesse così da consentire al futuro Commissario straordinario di garantire la continuità occupazionale e produttiva – spiegano i deputati Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi, ed Enzo Lavolta, Presidente della Commissione Lavoro del Comune di Torino – Per queste ragioni ci siamo incatenati all’interno della sede torinese della Rai per chiedere l’immediata sospensione della rescissione del contratto e l’intervento del Sottosegretario Letta nei confronti della Rai per garantire quanto da lui stesso promesso”.

Il Tribunale di Roma sequestra gli stabilimenti Agile-ex Eutelia.
Dopo cinque ore di camera di consiglio, il giudice del tribunale fallimentare di Roma il 23 dicembre ha deciso di mettere sotto sequestro gli stabilimenti dell’Agile-ex Eutelia e ha nominato tre custodi cautelari. Lo annunciano fonti sindacali. Il giudice ha fissato al prossimo 17 febbraio l’udienza dove stabilirà l’amministrazione controllata del gruppo. Per i lavoratori dell’ex Eutelia è un primo importante punto a favore. In attesa del provvedimento definitivo, la decisione del tribunale estromette da subito l’attuale proprietà dalla gestione dell’azienda, impedendo così che si possano verificare altre operazioni speculative a scapito dei lavoratori.

Passoni e i senatori PD: intervenga Gianni Letta. “Con tutti i senatori del Pd della Commissione lavoro del Senato, sostengo pienamente l’azione che i deputati del Pd Esposito e Boccuzzi stanno conducendo a Torino nei confronti di questa incredibile decisione della Rai di rescindere il contratto con Eutelia”. Lo dichiara il senatore del Pd Achille Passoni che spiega: “Con questa decisione la Rai interviene pesantemente sulla lotta dei lavoratori che stanno da mesi difendendo il loro posto di lavoro, sottraendo loro una commessa assolutamente necessaria. Questa decisione, poi, interviene negativamente anche perché alla vigilia di un pronunciamento del Tribunale che dovrebbe decidere il commissariamento straordinario per garantire la continuità occupazionale e produttiva dell’Azienda”.
Conclude Passoni. “Sarebbe infine interessante sapere in che logica si colloca questa decisione rispetto agli impegni che il sottosegretario Gianni Letta ha assunto con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori, che vanno proprio in controtendenza rispetto alle decisioni della Rai. Anch’io rivolgo, pertanto, un appello all’onorevole Letta affinché intervenga nei confronti della Rai per cancellare questa deleteria rescissione del contratto con Eutelia”.

Anche Filippo Penati, capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, chiede “alla Rai di non dar corso immediato al nuovo contratto ma di aspettare prima di procedere e, nell’eventualità in cui il tribunale
dovesse decidere la nomina di un commissario straordinario, di promuovere prioritariamente un incontro con il commissario stesso”.

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