Dopo aver chiesto di essere ricevuti lo scorso 28 maggio, il 3 giugno i lavoratori della Billa AeG (ex Standa) di Settimo Torinese sono stati ascoltati in Commissione consiliare Lavoro, presieduta da Enzo Lavolta, alla presenza del vicesindaco Tom Dealessandri.
I 36 lavoratori licenziati dalla sede Billa di Settimo hanno chiesto l’intervento della Commissione affinché il Comune di Torino faccia pressione sull’azienda per farli ri-assumere nel nuovo supermercato che la Billa dovrebbe aprire a settembre in piazza Guala a Torino.
I dipendenti – hanno spiegato i sindacalisti della Filcams Cgil e della UilTucs intervenuti alla riunione – si trovano tuttora in “mobilità”, poiché l’azienda ha deciso di non rinnovare la cassa integrazione in deroga, concessa inizialmente per rinnovare lo stabilimento di Settimo Torinese, chiuso “temporaneamente” per permettere di risolvere problemi strutturali dell’edificio nel febbraio 2009, ma che ora la Billa ha deciso di non riaprire.
I lavoratori chiedono quindi di poter essere assunti nei nuovi punti vendita che verranno aperti a Torino.
Il vicesindaco Dealessandri e il presidente Lavolta si sono impegnati a contattare i dirigenti Billa per affrontare la questione e hanno comunicato di volere instaurare un tavolo di concertazione tra sindacati e assessorati comunali al Lavoro, al Commercio e all’Urbanistica. Così da regolamentare in maniera organica l’insediamento dei centri commerciali a Torino.
Al dibattito in Commissione hanno partecipato i consiglieri Antonio Ferrante, Gavino Olmeo, Raffaele Petrarulo e Federica Scanderebech.
Mentre era in corso la Commissione, un gruppo di giovani lavoratori e lavoratrici della Billa ha manifestato davanti a Palazzo Civico.
I 36 lavoratori licenziati dalla sede Billa di Settimo hanno chiesto l’intervento della Commissione affinché il Comune di Torino faccia pressione sull’azienda per farli ri-assumere nel nuovo supermercato che la Billa dovrebbe aprire a settembre in piazza Guala a Torino.
I dipendenti – hanno spiegato i sindacalisti della Filcams Cgil e della UilTucs intervenuti alla riunione – si trovano tuttora in “mobilità”, poiché l’azienda ha deciso di non rinnovare la cassa integrazione in deroga, concessa inizialmente per rinnovare lo stabilimento di Settimo Torinese, chiuso “temporaneamente” per permettere di risolvere problemi strutturali dell’edificio nel febbraio 2009, ma che ora la Billa ha deciso di non riaprire.
I lavoratori chiedono quindi di poter essere assunti nei nuovi punti vendita che verranno aperti a Torino.
Il vicesindaco Dealessandri e il presidente Lavolta si sono impegnati a contattare i dirigenti Billa per affrontare la questione e hanno comunicato di volere instaurare un tavolo di concertazione tra sindacati e assessorati comunali al Lavoro, al Commercio e all’Urbanistica. Così da regolamentare in maniera organica l’insediamento dei centri commerciali a Torino.
Al dibattito in Commissione hanno partecipato i consiglieri Antonio Ferrante, Gavino Olmeo, Raffaele Petrarulo e Federica Scanderebech.
Mentre era in corso la Commissione, un gruppo di giovani lavoratori e lavoratrici della Billa ha manifestato davanti a Palazzo Civico.
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