23 marzo 2011 — pagina 2 sezione: TORINO

ALLA vigilia delle manifestazioni di venerdì e sabato che riporteranno in piazza il mondo culturale, la Regione annuncia che i fondi ci sono e la speranza condivisa è che si arrivi a una programmazione economica di lungo termine. Dopo le promesse di Berlusconi a Torino e lo scontro Fassino-Ghigo sui tagli alla cultura, i vertici delle tre amministrazioni locali, Regione, Comune e Provincia, si sono seduti ieri al tavolo convocato dal prefetto Alberto Di Pace, per affrontare la questione dei tagli del Fus, il fondo unico per lo spettacolo. L’ obiettivo pare condiviso: è indispensabile un impegno almeno triennale che consenta di far proseguire l’ attività del Regio. «Oggi siamo tutti più tranquilli, vorrei poter superare l’ emergenza dei conti del 2010 e del 2011 – dichiara l’ assessore regionale Michele Coppola al termine dell’ incontro – La Regione può garantire la cifra necessaria, fra i tre e i quattro milioni di euro, ma vorrei che si arrivasse a un impegno nei confronti del Regio per i prossimi tre anni». Aspettiamo di vedere quale sarà il reintegro, è il commento del sovrintendente Walter Vergnano, «l’ auspicioè che da parte del governo si torni a un contributo vicino a quello del 2009. Nel frattempo, il Teatro ha incrementato le sue entrate con 2 milioni e 700mila euro». Cauto ottimismo anche da parte del sindaco: «Se mantengono gli impegni si riesce a mettere una pezza, aspettiamo di vedere se le promesse saranno mantenute. Solo dopo si può parlare di una riforma strutturale». Per la Provincia, il presidente Antonio Saitta e l’ assessore alla Cultura Ugo Perone si augurano che la programmazione triennale si estenda anche ad altre istituzioni culturali. Le parole di questi giorni non risolvono il problema della cultura, dice Enzo Lavolta, coordinatore del programma di Fassino: «Ci aspettiamo che il candidato-assessore Michele Coppola, piuttosto che attribuirsi meriti che non ha, tenga conto di un’ emergenza che affligge tante altre istituzioni culturali sul nostro territorio anche minori e meno visibili». Restano scettici i rappresentanti sindacali del mondo dello spettacolo, che venerdì scioperano lavorando: davanti al Regio sarà piazzato un grande schermo all’ aperto. «Al mattino abbiamo in programma il Nabucco per le scuole, la sera i Vespri siciliani – annunciano Giulio Arpinati per la Cgil, Pierluigi Filagna della Fials, Remo Beltranone della Cisl e Mauro Bona della Uil – Per ora abbiamo ascoltato solo buone intenzioni, aspettiamo i fatti». Sabato le proteste proseguono dalle 15 alle 18 in piazza Castello per la manifestazione «Tagli alla cultura? Non staremo in silenzio»: alle 16 tutti a terra «assumendo una posizione a morto». – SARA STRIPPOLI

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