Repubblica — 19 dicembre 2009 pagina 9 sezione: TORINO

TEMPO di bilanci per il consiglio comunale. Il 2009 si chiude con quasi la metà delle sedute venute meno per la mancanza del numero legale: per l’ esattezza 21 su un totale di 50. «Bisogna però fare una precisazione – avverte il vicepresidente del consiglio comunale Michele Coppola – . In molti casi il numero è venuto a mancare in chiusura, sull’ approvazione del verbale». Insomma, il “tutti a casa” sarebbe scattato da lì a cinque minuti. Anche circoscrivendo le colpe, rimane però la sostanza: 17 sedute si sono chiuse a metà, se non addirittura poco dopo l’ appello. «E’ un dato che deve far riflettere – ammette il presidente della Sala Rossa Beppe Castronovo – e che va imputato anche alla distrazione dei consiglieri della maggioranza». Maggioranza a cui non appartiene più il Prc: un fatto che però non ha spinto Castronovo, che veste la casacca del partito, a lasciare la carica più alta della Sala Rossa. «E’ una vicenda ormai chiusa – taglia corto, forte della sentenza del Tar e noncurante dei commenti dei consiglieri – che non ha rallentato i lavori». Già, ma chi sono i consiglieri più diligenti? Stando al numero delle presenze, l’ oro se lo aggiudica Monica Cerutti, capogruppo di Sinistra e Libertà: su un totale di 50 sedute, è sempre stata presente. Ligi al dovere, con lo stesso numero di “cartellini”, Domenico Gallo (Nuova sinistra per Torino), Marco Grimaldi (Sl) ed Enzo Lavolta (Pd). Recordman delle assenze, viene additato Alberto Mina (Fi-Pdl), con appena 5 convocazioni onorate, che lo hanno convinto ad abdicare a favore della collega Furnari. Poco presente anche Agostino Ghiglia (An-Pdl) che nel suo palmares vanta appena 18 sedute. In compenso, considerando anche la partecipazione nelle varie commissioni, il suo collega di partito Roberto Ravello si piazza terzo nella classifica totale. Al di là dell’ esserci o meno in aula, bisogna anche considerare l’ attività del singolo consigliere. A totalizzare il maggior numero di interventi, escludendo presidente e vice della Sala Rossa, è stato il capogruppo della Lega, Mario Carossa: solo nel 2009 ha preso la parola ben 110 volte. In cinque invece non hanno mai acceso il microfono: è il caso di Salvatore Cutuli, Lorenzo Gentile, Massimo Mauro, tutti del Pd, Alberto Mina (Fi-Pdl) e Gabriele Moretti (Moderati). Nel 2009, su 50 sedute convocate, le richieste di comunicazioni sono state ben 88: concesse però appena una decina.E su 503 interpellanze presentate, solo 217, meno della metà, sono state discusse. In ogni caso, per incentivare alla presenza, nel 2010 anche i lavori delle commissioni consiliari saranno registrati in digitale e messi su Internet, come già avviene per il consiglio. Tra gli assessori, il più produttivo si conferma Mario Viano che con le deleghe al Patrimonio e all’ Urbanistica ha sfornato 63 delibere. I suoi colleghi faticano a tenere il passo: l’ ex assessore allo Sport Renato Montabone lascia in eredità 31 delibere, mentre Gianguido Passoni chiude l’ anno con 18. In fondo alla classifica troviamo Marta Levi, che con le sue deleghe alla Gioventù e alle Pari opportunità, ne ha sfornata soltanto una. © RIPRODUZIONE RISERVATA – ERICA DI BLASI

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