Da martedì 9 dicembre fino a martedì 16 dicembre il Comitato Profughi del M.O.I. eseguirà un’attività volontaria di raccolta e conferimento nell’ecocentro Amiat di via Zino Zini dei residui metallici e vari rifiuti ingombranti, che da tempo occupano molte aree della zona di via Giordano Bruno. L’attività sarà svolta con fini di utilità sociale e senza alcun costo per l’Amministrazione comunale, grazie all’accordo siglato fra la Città di Torino, il Comitato Profughi, la Circoscrizione 9 e Amiat.
L’area circostante le palazzine post olimpiche di via Giordano Bruno è da tempo segnata negativamente dalla presenza di considerevoli accumuli di residui metallici e rifiuti ingombranti abbandonati, tale situazione è stata più volte oggetto di comprensibili e giustificate proteste e lamentele da parte degli abitanti della zona, contribuendo ad alimentare polemiche e tensioni.
Con i loro mezzi, i profughi presenti nelle palazzine olimpiche, provvederanno a raccogliere i rifiuti, differenziandoli per tipologia, trasportarli e, in orari concordati, consegnarli presso l’ecocentro di via Zino Zini.

I percorsi di integrazione e inclusione si nutrono, – ha sottolineato l’Assessore Enzo Lavolta – oltre che di buone politiche, anche di gesti ed atti concreti e quotidiani, che avvicinano, anziché allontanare, uniscono, anziché separare le comunità che condividono vita e presenza su un territorio. Piccoli gesti, nulla di clamoroso o eclatante, ma che hanno il potere di dare valenza positiva e non problematica alla parola convivenza. E’ con questo spirito che la Città ha promosso e favorito l’accordo raggiunto fra rifugiati, Amiat e Circoscrizione 9, e con questo spirito la Città intende seguire e sostenere questa prima esperienza di cittadinanza attiva di cui i rifugiati saranno protagonisti.

Il Presidente Giorgio RIZZUTO ed il Vice Presidente della Consulta per la Sicurezza Andrea CANTORE esprimono grande soddisfazione in merito a questa attività, possibile grazie alla mediazione della Città e dell’Assessore Enzo LAVOLTA. Un passo avanti nel gestire la situazione “ex Moi” in modo costruttivo, non strumentale ed efficace.

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