“Promuovere l’attuazione del diritto a un cibo adeguato, inteso come diritto ad avere, permanente e libero accesso a un cibo di qualità, sufficiente, nutriente, sano e accettabile da un punto di vista culturale e religioso, che garantisca il soddisfacimento mentale e fisico, individuale e collettivo, necessario a condurre una vita degna”.
Questo testo è stato inserito nello Statuto della Città di Torino, con l’approvazione (27 favorevoli su 27 votanti) della delibera dal Consiglio comunale, proposta dal Sindaco Piero Fassino e l’assessore Enzo Lavolta.
L’esplicito riferimento del diritto del cibo adeguato nei servizi comunali, si legge nell’atto, non significa introdurre un nuovo diritto ma dare evidenza e dignità istituzionale a un diritto nuovo solo nella sua formulazione in quanto già garantito in modo consolidato da tempo.
La delibera (facendo riferimento sia alle Costituzioni di altri Paesi sia alla Carta Costituzionale italiana) tratta dei singoli aspetti del diritto al cibo adeguato e ai servizi già attuati dall’Amministrazione comunale come il progetto Tocc: recupero di cascine, valorizzazione del patrimonio a destinazione agricola, forestale urbano, esperienze di agricoltura urbana e sociale. Gli orti urbani che possono essere un’importante misura di lotta contro la fame e di sostegno del reddito. I farmer markets, gli spazi destinati ai produttori agricoli nelle aree mercatali. La ristorazione scolastica con le diete differenziate (sia per ragioni culturali e religiosi sia per ragioni di salute) e i progetti di educazione alimentare con gli orti didattici e la raccolta di pane e frutta non consumati nelle mense scolastiche. I servizi socio-assistenziali con le mense benefiche che permettono alle persone più vulnerabili l’accesso al cibo, con l’ausilio di molti volontari e l’erogazione del Comune di pasti pronti alle mense e agli istituti residenziali per anziani. Appuntamenti come il Salone del Gusto e Terra Madre sono occasione per la promozione della cultura enogastronomica locale e di culture diverse. Terra Madre è il momento in cui gli operatori del cibo di tutto il mondo si incontrano per discutere di cibo, alimentazione, ambiente e diritti. Infine i progetti europei come Europaid (Aiuto allo sviluppo di paesi terzi ed europei) per quanto riguarda la cooperazione e il programma di sicurezza alimentare nel Sahel (fascia di territorio dell’Africa sub-sahariana) della Regione Piemonte e dove la Città di Torino ha promosso azioni di lotta alla fame e alla povertà (con partner della società civile e altre istituzioni del territorio).

(tdn) – Ufficio stampa del Consiglio comunale

#

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *