ORDINE DEL GIORNO
Oggetto: pattogenerazionale60
Premessa
In questi giorni è stato presentato pattogenerazionale60.
Un patto che parla di ricambio generazionale e che è un impegno innanzitutto con noi stessi e con chi lo sottoscrive.
E’ un appello rivolto “a chi chiede ricambio e competitività, ma che coerentemente è disposto, oggi, a sottoscrivere un patto che lo impegni, raggiunta l’età dei 60 anni, a lasciare o non accettare un ruolo di leadership (cariche primarie della politica e dell’economia) continuando ad offrire il suo impegno nei ruoli di vice, di numero due, di saggio, di consulente o di qualsiasi altra posizione che consenta alla società di avvantaggiarsi e non disperdere la sua esperienza”.
Ritenendo corretto il “non potersi nascondere in un atteggiamento molto italiano per cui si chiedono cose che poi non domanderemo a noi stessi” , chiedere ricambio generazionale vogliamo significhi anche garantire un domani il medesimo comportamento. Se non si è i primi a farlo, non si può pretendere che altri lo facciano al nostro posto.
Il patto è un gesto, uno strappo, e magari sarà una rinuncia.
Il tema non è ideologico ma appunto generazionale.
Il patto non è rivolto alle generazioni che ci precedono o a chi oggi sarebbe “fuori quota”.
“Una comunità che diventa leader anticipa il cambiamento, anticipa un futuro passo indietro per obbligare altri a farne in avanti. Così vivono le nazioni che emergono, che esplorano: dove l’errore è lecito perché si cresce provando, mettendo alla prova nuovi talenti”. Una comunità, la sua maturità e il proprio rapporto con il futuro: questa è l’essenza di pattogenerazionale60.
Il mondo dell’impresa, soprattutto multinazionale, ha già scelto e considera il ricambio generazionale un investimento e una necessità.
“Forse così, senza stupore, un giorno avremo un governo guidato da un quarantenne come Gran Bretagna, Spagna o Stati Uniti. Un quarantenne con vent’anni di responsabilità avanti a sé. ”
Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale
INVITA
a condividere e sottoscrivere il pattogenerazionale60.
Torino, 30 marzo 2007
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