“Smart City è un progetto ambizioso, che mette in gioco la capacità delle città di misurarsi con le tecnologie innovative. Torino coglie questa occasione: immaginare una città smart vuol dire accogliere questa visione in ogni ambito amministrativo e in ogni asse strategico che delinea il futuro della città”.

Lo ha detto il sindaco Piero Fassino questa mattina, aprendo i lavori per la presentazione di Smart City e illustrando l’adesione ai bandi della Città di Torino in una sala gremita da oltre 350 partecipanti interessati agli sviluppi possibili.

“Fino a pochi anni fa il termine stesso sostenibilità era per specialisti. Oggi e una parola di uso quotidiano e la sostenibilità è un concetto centrale nella vita di ciascuno di noi: dobbiamo pensare la sostenibilità come chiave per riorganizzare tutto il sistema di vita della città. In tema di trasporti noi abbiamo già fatto grandi passi avanti in questo senso: la costruzione del passante e della metropolitana sono tappe di questo percorso. Sostenibilità vuol dire anche riorganizzare la tutela del benessere e della salute dei cittadini, grazie alla digitalizzazione dei servizi. Vuol dire anche aprire nuovi spazi di democrazia, grazie alla rete internet, aperta al libero accesso alle informazioni e al confronto di idee. Vuol dire avere cura dell’ambiente urbano, della qualità dell’aria, dello spazio pubblico. Ripensare la vita della città, quindi, più che un progetto amministrativo è una sfida culturale”.

Ai bandi europei Torino non si presenterà da sola. L’Ue chiede alle città di costruire candidature condivise e per questo il gruppo di lavoro guidato dall’assessore Enzo Lavolta ha intessuto una rete di contatti: Lione, Amburgo, Monaco, Budapest, Vienna, Rotterdam.
L’unicità della candidatura torinese sta nella sua estensione metropolitana. Avviati contatti con tutti i Comuni che compongono la “Grande Torino”, oggi durante l’incontro di sala Bobbio sarà è stato siglato il Protocollo d’intesa che inserisce nel tavolo di coordinamento del progetto i comuni del Nord Est della Cintura: Borgaro, Caselle, San Benigno Canavese, San Mauro, Settimo e Volpiano.

“Per rispondere ai bandi –ha concluso il sindaco- dobbiamo lavorare insieme ad altre città, di altri Paesi europei, costruire con loro alleanze. Dobbiamo confrontarci con le città italiane concorrenti, per evitare di danneggiare le rispettive legittime ambizioni. Viene richiesta una considerevole dimensione d’impresa, attraverso la partnership con aziende d’ogni dimensione, e un’ampiezza territoriale che comprenda tutta l’area metropolitana. Con il vostro apporto e grazie alla consulenza scientifica di Università e Politecnico possiamo rendere più forte e credibile la progettualità a sostegno della nostra candidatura”.(mm)

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *