Preparatevi, da lunedì si cambia. Con l’inizio del 2013 si apre anche un’altra fase del tribolato rapporto tra i torinesi e i blocchi, le ordinanze, le limitazioni alla circolazione. Scattano nuovi divieti: alcuni permanenti, altri sperimentali. L’obiettivo del Comune, che li ha introdotti – e non è l’unico, altre città della cintura faranno altrettanto – è provare a mettere fuori uso i veicoli che inquinano di più nella speranza di migliorare la qualità dell’aria. L’opinione comune, tra gli esperti, è che servirà a poco; a Palazzo Civico ribattono che bisognava pur cominciare da qualche parte, senza contare che i divieti saranno soltanto una delle iniziative per contrastare lo smog.

L’ordinanza è stata firmata qualche giorno prima di Natale. Da lunedì 7 gennaio, in via permanente, l’attuale divieto di circolazione da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 19, su tutto il territorio cittadino per i veicoli più inquinanti sarà esteso a tutti i mezzi con omologazione Euro 0 adibiti al trasporto persone, compresi quelli alimentati a Gpl e metano. Il divieto riguarderà anche le auto a diesel con omologazioni precedenti all’Euro 3. Solo per gli Euro 2 diesel la circolazione sarà limitata dalle 9 alle 17, dal lunedì al venerdì dei giorni feriali, se il conducente è residente a Torino. Verranno banditi anche ciclomotori e motocicli con motore termico a due tempi L1 e L3 non conformi alla normativa Euro 1.

Il provvedimento più «invasivo» riguarda la Ztl e colpirà soprattutto 141 mila mezzi Euro 3 diesel, circa il 10 per cento di quelli che circolano in Provincia di Torino. Non potranno circolare i veicoli per il trasporto persone alimentati a benzina e precedenti all’Euro 2 e i diesel per il trasporto persone precedenti all’Euro 4 tra le 10,30 e le 17, dal lunedì al venerdì. Ai varchi della Ztl verranno affissi avvisi. Nello stesso perimetro della Ztl il transito tra le 7,30 e le 10,30 sarà permesso soltanto a chi ha un permesso rilasciato dal Comune. A chi ha un permesso che scade entro il 30 maggio 2013 verrà concessa la possibilità di rinnovarlo per non più di un anno.

Il blocco alle Euro 3 diesel in centro durerà fino al 30 marzo, ed è il compromesso partorito dal braccio di ferro tra chi avrebbe voluto dare un segnale forte – come l’assessore all’Ambiente del Comune Lavolta – e chi come buona parte della giunta, a cominciare dal vicesindaco Dealessandri, avrebbe preferito evitare di infliggere un nuovo divieto sul groppone dei torinesi in un momento di forte crisi economica. Il risultato è che a fine marzo si analizzeranno gli effetti del provvedimento e si deciderà se mantenerlo in vita o meno e affiancarlo agli interventi strutturali come il piano della mobilità sostenibile, la sostituzione dei bus più vecchi, il trasporto pulito delle merci in città, la sostituzione delle caldaie, le piste ciclabili.

La misura non ha mancato di sollevare polemiche e critiche su entrambi i fronti. Per gli ambientalisti il provvedimento è troppo timido. Per commercianti e associazioni di automobilisti troppo drastico: secondo l’Aci le motorizzazioni bandite contribuiscono a non più del 2 per cento dell’inquinamento; fermandole, per un periodo limitato e solo in alcune zone, si otterrebbe un beneficio inferiore all’1 per cento. Critiche respinte dall’assessore Lavolta: «Un motore Euro 3 diesel emette 803 microgrammi al chilometro contro gli 80 di un Euro 3 benzina. Quanto ai Gpl e metano Euro 0 ne emettono oltre 2000. Meritiamo di respirare un’aria migliore, non possiamo sempre essere al fondo delle classifiche sulle città più inquinate».

Le auto elettriche di nuova immatricolazione potranno usufruire di un permesso Ztl gratuito per due anni. I mezzi commerciali potranno ancora circolare, e sono quindi esclusi dal divieto, perché la città sta studiando un piano per il trasporto pulito delle merci.

Oltre a Torino da lunedì anche Borgaro, Grugliasco e Venaria, vieteranno l’accesso nella Ztl anche agli euro 3 diesel non commerciali dalle 10,30 alle 17.

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