ortoTRIPLICATE LE AREE URBANE PER LE COLTIVAZIONI
FAI-DA-TE. IL RECORD NEL COMUNE Dl TORINO

Le coltivazioni degli orti urbani non hanno scopo di lucro e sono assegnati in comodato ai cittadini che ne fanno richiesta. Capofila indiscussa a livello nazionale è Torino, che destina quasi due milioni di metri quadrati di suolo pubblico a orti urbani e aree agricole e che da due anni – proprio su questo fronte – ha messo in campo TOCC (Torino Città da coltivare), un progetto che alla concessione di spazi verdi abbina laboratori, didattica, progetti di agricoltura, gestione associazionistica, promozione di consumo alimentare a km zero e molto altro: «Il primo regolamento comunale fu approvato nel 1986» spiega Enzo Lavolta, assessore comunale all`Ambiente e «padre» del Tocc. «La differenza è che allora la maggior parte dei richiedenti erano anziani, mentre oggi sono soprattutto giovani, interessati alla cultura bio, segno di un grande cambiamento culturale»

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