Commemorato dal Consiglio comunale, questo pomeriggio, Natale Aimetti che prese posto tra i banchi del Consiglio comunale di Torino tra il 1964 e il 1970. Morì a settantasette anni, il 6 febbraio del 2005.
Esponente del Partito comunista italiano, dopo l’esperienza amministrativa a Palazzo civico, divenne consigliere provinciale e, successivamente, assessore e sindaco di Beinasco.
Alla presenza di familiari, amici e molti ex consiglieri, Aimetti è stato ricordato dal presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo che ne ha sottolineato il carattere e la determinazione con cui ha condotto l’attività politica: “Non faceva sconti, i suoi giudizi erano forti e severi verso l’operato della pubblica amministrazione”. Ha poi evidenziato come il lavoro e i lavoratori fossero centrali nella sua azione politica rivolta in primo luogo alla classe operaia, considerata “la vera artefice della produzione e delle risorse del Paese”.
Giancarlo Quagliotti “Sapeva da che parte stare e chi rappresentare”, ha invece sottolineato il consigliere Enzo Lavolta (Pd) raccontando come Aimetti sia stato capace di portare in Consiglio comunale la voce degli operai, perché se ne comprendessero le condizioni dentro e fuori dalle fabbriche.
Al vice presidente dell’Associazione ex Consiglieri comunali, Giancarlo Quagliotti, il compito di ripercorrere la biografia di Aimetti e il contesto storico nel quale ha vissuto e ha svolto la sua attività politica.
“Apparteneva alla generazione di coloro che sono cresciuti sotto il fascismo e che hanno combattuto per la libertà. Faceva parte”, ha aggiunto, “di quegli operai colti che hanno svolto l’impegno amministrativo con l’unico obiettivo di ricercare il bene comune”.
Alla commemorazione erano presenti i gonfaloni della Città e della Provincia di Torino e del Comune di Beinasco.

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