Il nuovo servizio funziona. In quattro mesi registrato un aumento del 94 per cento rispetto al 2013

Grande successo per Nuova Luce al Recupero, il nuovo servizio di raccolta straordinaria di lampadine esauste di Amiat ed Ecolamp, il Consorzio senza scopo di lucro che si occupa del recupero e del riciclo delle sorgenti luminose esauste.Un primo bilancio dei risultati ottenuti da febbraio a maggio di quest`anno evidenzia nella città di Torino un aumento del 94 per cento della raccolta complessiva di lampadine esauste rispetto al 2013. Nello stesso periodo Nuova Luce al Recupero ha contribuito per oltre il 18 per cento alla raccolta totale di lampadine esauste del capoluogo piemontese.

L`iniziativa vuole sensibilizzare alla raccolta differenziata delle sorgenti luminose esauste e rafforzare il canale dell`«uno contro uno», ovvero la consegna da parte dei cittadini delle lampadine esauste direttamente al punto vendita. Per l`iniziativa torinese sono stati messi a disposizione dei grossisti aderenti (26 punti vendita associati a FME – Federazione Nazionale Grossisti di Materiale Elettrico) appositi contenitori, idonei al conferimento di neon e lampadine compatte all`interno del punto vendita, nonché flyer e locandine, per i clienti, con le informazioni relative a questoservizio e più in generale alle modalità a disposizione per una corretta raccolta differenziata di questa specifica categoria di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Ogni settimana il veicolo Amiat-Ecolamp si occupa del trasporto delle lampadine esauste dal punto vendita all`isola ecologica, in attesa della successiva consegna all` impianto di trattamento. Ogni grossista ha il ritiro dei contenitori a cadenza mensile per un arco di dodici mesi. «Ringraziamo Amiat per aver accolto la nostra richiesta e condiviso gli obiettivi di incremento della raccolta e, soprattutto, di diffusione dell`abitudine al riciclo – è il commento di Fabrizio D`Amico, direttore generale di Ecolamp -. 11 bilancio positivo, 370 chilogrammi, dei primi 4 mesi di raccolta dimostra che i cíttadíní, se correttamente stimolati, sono pronti a fare la loro parte. Abbiamo perciò buone ragioni per credere che la raccolta differenziata delle lampadine esauste stia diventando peri cittadini torinesi una nuova e corretta abitudine». Soddisfatto anche il dg di Amiat. «Grazie alla raccolta straordinaria organiziata in collaborazione con Ecolamp – sottolinea Diego Cometto – dal mese di febbraio a maggio 2014 abbiamo intercettato e avviato al riciclo quasi 370 chilogrammi di neon e lampade a risparmio energetico. Un quantitativo notevole, che equivale al 18 per cento di tutte le lampade raccolte da Amiat in questo periodo. Inoltre, rispetto agli stessi mesi dell`anno 2013, grazie anche all`iniziativa di Ecolamp, si è registrato un incremento di raccolta di questa tipologia di rifiuti pari al 94 per cento. Questi numeri cí rendono particolarmente orgogliosi del progetto».

Certo, è solo l`inizio. Ma è comunque un buon inizio. «Accogliamo con soddisfazione i dati comunicati dal consorzio Ecolamp che testimoniano una crescente attenzione dei torinesi verso la raccolta differenziata, un cambiamento di abitudini fa bensperare per il futuro – ha commentato l`assessore all`Ambiente della Città diTorino, Enzo Lavolta -. Ogni sforzo rivolto in questa direzione è in sintonia con il nostro principale obiettivo, l`incremento della raccolta differenziata che ci consentirà di allinearci alle piùvirtuose esperienze europee. Il recente incremento del servizio porta a porta il lusinghiero dato fornito oggi da Ecolamp confermano questa intenzione».

Il Piemonte è la terza regione italiana per raccolta dí sorgenti luminose, dopo Lombardia e Veneto, e la sola provincia di Torino rappresenta uno dei record italiani, registrando da sola quasi 110 tonnellate di lampadine recuperate da Eco lamp.

Grazie alla cooperazione tra il consorzio leader nazionale per la raccolta e trattamento delle sorgenti luminose e le aziende per la raccolta dei rifiuti dei principali Comuni italiani, il progetto Nuova Luce al Recupero, dopo l`anno di sperimentazione partito a Milano nel 2013, sta estendendo progressivamente la propria area di attività in nuovi comuni sul territorio nazionale: oltre a Torino, sono già state attivate anche le raccolte di Venezia e Roma.
Grazie alla raccolta e al trattamento delle lampade a basso consumo è possibile recuperare il 95 per cento dei materiali di cui sono composte: vetro, metalli e plastiche che verranno reímpiegati per nuovi utilizzi. Inoltre, si evita la dispersione nell`ambiente di mercurio e di altre sostanze che in grandi quantità possono essere dannose per l`ambiente.

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